Pittore Sensibile          
                                             
Divona & il Filo   

Francesco Divona, come carta sensibile alla luce, assorbe le sensazioni che si espandono nello spazio cittadino intorno a noi.

Tutti sappiamo quale enorme differenza c'è tra apparire ed essere... ma come è facile, a volte, scambiare l'apparenza per l'essere.... come è sottile, quindi, la distanza tra apparire ed essere. Ecco allora che possiamo quasi vedere Il Filo del Nulla espandersi, distrattamente deciso, sull'angusto spazio sconfinato tra apparire ed essere.

Francesco Divona dipinge. Impugna il pennello e sta li, sferzato dal vento dell'ovvietà dell'oggi. Egli si astrae, lontano, lasciando che quel vento pettini i suoi colori.
 

 

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I CICLI
I filoni tematici sviluppati dal pittore vengono da lui stesso definiti "cicli". Le sensazioni esplorate dall'autore sono state molteplici. Un punto di arrivo sono stati certamente i quadri del ciclo delle "Urbane Abitudini".

 

 

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Metafisica

 

 

 

 

 Le sue
dediche

 

 

 

 

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Scrivere a Francesco

Divona

 

 

 

IL CICLO DELLE URBANE ABITUDINI
Il raggiungimento della maturità espressiva, avvenuto anche attraverso l'interazione degli interessi in campi diversi, ha portato Francesco Divona alla sedimentazione di una visione del mondo "cittadino" circostante ricca di approfondimenti sensoriali e cosciente dell'ossessione della "forma" sulla sostanza delle relazioni tra le persone.

LE URBANE ABITUDINI - Inconsciamente ne soffriamo tutti:  la vita impone dei ritmi, dei comportamenti  che ormai consideriamo normali solo grazie all'enorme capacità dell'uomo di adattarsi. Se per un attimo, un attimo solo, provassimo a guardarci dall'esterno... ci sentiremmo lontani da noi stessi spaesati in questo mondo di pazzi che a ritmi forzati impongono azione-reazione-relazione, azione-reazione-relazione, e ancora e ancora, senza sosta e senza motivo.

 Cogliere quegli istanti non è per tutti. Francesco Divona ci riesce in queste sue indovinate proiezioni degli occhi della mente su un mondo cieco e confuso. Il colore marcio e l'acre sapore di questi momenti di attenzione sfuggente sono ben resi li, crudi, su quelle tele impastate di colore spesso e vitale.

 

 

 

 

 

 

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