UNA RICERCA
Perché un uomo capace dovrebbe lasciare il sentiero della propria arte per percorre strade sconosciute e forse prive di un vero arrivo?

Per Maurizio Solvi deve essere andata così. A disegnare, dipingere e riprodurre la realtà ha iniziato presto  ma... si è stancato subito, nonostante i suoi evidenti successi. La sua attenzione si è rivolta allora al superamento della fredda rappresentazione del vero: non c'era anima ne emozione nell'imitazione della realtà. Il suo percorso deve essere stato lungo, faticoso, pieno di ripensamenti e frenato dalle inevitabilità della vita.

La sua ricerca del filo del nulla permea tutta la sua arte. Fermo sul tempo osserva le onde di segno e colore alla ricerca dell'estremo confine tra figura e astrazione.
Nel superamento della figura "reale" Solvi vede la liberazione dell'arte. E' dalla figura decomposta che egli parte per cercare quel qualcosa in più.

 

 

 

 

 

 


L'ASTRATTO
Esprimersi attraverso segni astratti comporta ovvie insidie e banalità. Può accadere, così, che ciò che sembra ricerca estrema diventi banale decorazione. In fondo, perchè una stoffa, anche se decorata in modo raffinato, non dà vere emozioni?!

Prendiamo questo esempio. Di seguito abbiamo diviso un quadro a metà. La parte che vediamo è densa di segni astratti e colori densi.

E' difficile attribuirgli un senso, ovviamente, e non ci resta che interrogarci sull'uso dei colori, relazioni tra le masse, ecc...

 

Ora consideriamo l'immagine globalmente. La presenza di quegli abbozzi di figura umana nella parte superiore e un sospetto di sfondo con cielo e case cambia completamente il modo in cui percepiamo il quadro.

Questo quadro non è certo figurativo e non possiamo dire che sia proprio astratto. Cos'è?


Non siamo qui per discutere delle dispute sull'arte. La discussione sarebbe troppo alta, ampia e ricalcherebbe troppi percorsi già fatti. Lasciamo l'arte agli artisti e soffermiamoci invece sui limiti della percezione umana, o forse sui confini della rappresentazione delle sensazioni.  Dov'è il limite tra figura ed astrazione e cos'è che non capiamo?! Quando una rappresentazione ci da emozioni e perchè?

Ecco la ricerca di Maurizio Solvi. Non è il primo a farla e non sarà certo l'ultimo... è un cercatore e tanto basta.

 

 

 

 

 

 

 

 

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